L'ex Convento

Arte, storia e cultura confluiscono nella vicenda plurisecolare di questo complesso architettonico che, giunto fino ai nostri giorni, serba ancora la sua affascinante bellezza.

Storia

Dal sec. XII al 1451 (La Fondazione – carattere generale)

Il complesso conventuale sorge fuori dall’antico nucleo abitato fortificato di Racale, probabilmente sul sito di un’antica grancia, legata all’abbazia benedettina di S. Maria de Nerito, probabilmente degli inizi del sec. XII e forse disastrata in un terremoto del 1395. Nel 1445 fu assegnata dal papa Eugenio IV ai Frati Minori Osservanti di Santa Caterina Novella in Galatina che lo abiteranno per i successivi quattro secoli. L’ attiguo Convento fu edificato dal barone Salvatore de’ Tolomei nel 1451 e la chiesa fu in quella circostanza riadattata e in parte ricostruita. Resti della chiesa originaria rimangono nell’attuale sacrestia e lungo il muro perimetrale che guarda al nord.

 

Dal 1564 al 1758 (La ristrutturazione – carattere generale)

Nel 1564 la contessa Porzia de’ Tolomei effettuò un ampliamento del convento. Il terremoto del 1743 danneggiò fortemente la chiesa: nella riparazione i cappelloni che erano a sinistra furono ridotti in cappelle laterali, uniformando simmetricamente anche il lato destro, la volta fu ricostruita con murature del tipo “a stella”, fu ulteriormente ridotta in lunghezza per creare dietro la sacrestia e, sopra di essa, il coro di notte, fu rivestita di stucchi. L’opera fu completata nel 1758.

 

Dal 1866 al 2023 (demolizioni carattere generale)

Nel 1866 il convento fu incamerato dallo Stato Unitario e utilizzato per altri scopi, fino al 1963, quando fu per metà demolito. È tornato di proprietà ecclesiastica nel 1989. Tra il 1935 e il 1950 il Genio Civile intervenne sulla chiesa, dapprima sostituendo il pavimento e creando dei contrafforti per consolidarla e poi sostituendo la facciata originaria con quella attuale. Gli ultimi lavori di restauro sono iniziati nel 1984 con il consolidamento statico e sono proseguiti ad intermittenza fino al 2014 con il recupero estetico della chiesa e di ciò che rimane del convento. È stato oggetto di intervento nell’ambito dell’Avviso pubblico per la selezione di interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale appartenente ad enti ecclesiastici (POR FESR Puglia 2014-2020 Asse VI – Az. 6.7 “Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale”)

Gli spazi

La chiesa

La facciata, ricostruita nel 1950, riprende le linee romaniche di quella originaria. L’unica navata interna è fiancheggiata da tre cappelle laterali per parte: sulla destra sono corredate da altari policromi del XVIII sec.; a sinistra il muro è aperto per collegare con la chiesa la cappella Tolomei, egregiamente decorata nel sec. XV. Nel presbiterio vi è l’altare, alle spalle del quale vi era l’antico coro e sopra un soppalco il coro di notte.

Il convento

La costruzione del Convento affidato ai Frati Minori dell’Osservanza è da collocarsi nell’ambito dell’intervento di diffusione della presenza francescana nel Salento a partire dal XV sec.

Il Barone di Racale, Salvatore Tolomei, succeduto al padre Puccio il 6 febbraio 1444, prese i frati sotto la sua protezione, impegnandosi a costruire per essi un bel Convento, dotato di dormitorio, refettorio, cucina, bagni, campanile e cimitero.

Il chiostro

La costruzione del Convento affidato ai Frati Minori dell’Osservanza è da collocarsi nell’ambito dell’intervento di diffusione della presenza francescana nel Salento a partire dal XV sec.

Il Barone di Racale, Salvatore Tolomei, succeduto al padre Puccio il 6 febbraio 1444, prese i frati sotto la sua protezione, impegnandosi a costruire per essi un bel Convento, dotato di dormitorio, refettorio, cucina, bagni, campanile e cimitero.

Il giardino dei novizi

Questo giardino si propone di ricreare l’hortus conclusus, un tipo di giardino medievale che si trovava nei conventi e nei monasteri. una zona verde circondata da mura, dove i religiosi coltivavano piante per scopi alimentari e medicinali. Aveva anche una funzione simbolica e spirituale, rappresentando il paradiso terrestre. Tra le piante e le erbe officinali che si coltivavano c’erano il rosmarino, la salvia, la menta, la lavanda e molte altre.